La menopausa è un processo biologico naturale che segna la fine degli anni riproduttivi di una donna che in genere si verifica tra i 40 e i 50 anni. A causa della perdita degli ormoni, tra i sintomi più comuni anche se non sempre associati alla menopausa, c’è la secchezza vaginale e la fragilità psicologica e cognitiva.
In particolare, quest’ultima è stata al centro di un recente studio(1) pubblicato a gennaio di quest’anno e ora analizzato dall’esperta di INTIMINA, Manuela FARRIS.
“Studi che risalgono a vent’anni fa sulla terapia ormonale sostitutiva riportano gli effetti positivi degli estrogeni sulla memoria verbale. Ora un recente studio conferma che l’uso di questa terapia viene considerato una strategia per mitigare il declino cognitivo come la memoria e sono implicati nei disturbi neuropsichiatrici come il morbo di Alzheimer. È senz’altro vero – interviene MANUELA FARRIS, ginecologa per INTIMINA – che non c’è un’indicazione alla prescrizione di una terapia ormonale sostitutiva solo ed esclusivamente per i sintomi di “brain fog” (o annebbiamento del cervello) e per una sicura prevenzione della demenza senile, ma sicuramente può aiutare”.